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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Ancora

A curiosare tramite le mappe che si possono trovare su noti siti internet il Peloponneso, in particolar modo il "dito medio", il Mani, e rimanerne ancora affascinato. A cercare per la rete si trovano diverse informazioni al riguardo, e in maniera facile. Non ho voglia di dilungarmi nello scrivere che abbia la sua storia, le sue peculiarità, che ebbe un ruolo importante nella guerra contro i turchi, che il motto del Mani era "Vittoria o Morte" anziché "Libertà o Morte" perché erano già liberi e via dicendo. Sono ritornato a sbirciarne le case di pietra, le spiagge isolate, la terra brulla, le strade che si inerpicano, strette, verso piccoli aglomerati... da qualche parte qualche chiesa, segnalate un paio di taverne e poco più. Arbusti che sembrano merce rara: il vento e il sole immagino predominare. E il mare. Ah, come Capo Nord può esser considerato una meta, qui ci si trova a Capo Sud. Arrivarci.

Un video

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Un video che forse ha troppe poche visualizzazioni. Forse un motivo c'è, cioè che Enbilulugugal è effettivamente di difficile ascolto. Ammesso che lo sia. Di sicuro un ottimo allenamento, ammesso che impianto stereo e sopratutto le orecchie sopravvivano. Il brano nello specifico non è neanche tra i più pesanti, nella sterminata produzione. Seriamente, prestare attenzione al volume, sopratutto per le orecchie!

Anche

Avrei voluto caricare una foto, magari di quelle rielaborate, ma non lo ho fatto. Anche perché ancora prima avrei dovuto mettere a posto le foto stesse... un bordello come si può immaginare, quindi ancora una volta ho rimandato. Avrei voluto anche iniziare a mettere a posto altri siti, ma anche lì si rimanda. Almeno di uno avrei il nome, ma già stento a mantenerne due... so che per un terzo dovrei essere abbastanza motivato, altrimenti lo stoppo subito... quindi tanto vale non iniziarlo neanche e piuttosto iniziare a mettere a posto le foto. Non ora ovviamente che è tardi. Poi ci sarebbero anche quele da elaborare, altro pajo di maniche, ma sarebbe un discorso che mi piacerebbe portare avanti. Poi ci sarebbero anche i lavori da "ritagliare"... Diverse cose, che se messe assieme e calibrate potrebbero diventare anche un sito assieme agli altri. Mi piacerebbe anche scrivere... questo lo inizio a fare qui. Certo, non solo uno scrivere come blog, ma anche come racconto o assimila

Magari

Magari mi decidessi definitivamente ad aprire un blog/sito un po' più seguito. Non che questo non mi vada bene, ma qui voglio essere random, quello che passa passo, già in precedenza mi ero lasciato al caos, alla confusione, e nonostante ciò possa comportare anche dei tempi di latenza, mi va bene così. Che magari vi siano anche dei lettori, che magari lascino anche dei commenti o simili non mi dispiacerebbe. Ma la base qui è e al momento rimane scrivere. Piuttosto mi dispiace per il sito che ho chiamato "noise not war". Mi ci sono messo in maniera più organizzata, a cercare dei temi da portare avanti. Ma visite sempre pochine nonostante sia del tempo che va avanti e posizionamento su google che arretra inesoranile. Intristisce e fa passare la voglia. Avrei anche l'idea di un'altro sito, a partire dal tema musicale/musica dal vivo. Se fatto bene comporterebbe del lavoro quotidiano. Potrebbe diventare un lavoro a tutti gli effetti, almeno per quanto riguarda il temp

Giusto

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Giusto due passi si potrebbe fare, ma giusto due, che poi in realtà so che non è così. Una volta partiti diventano molti di più, e una via che non conosci, ed un crinale che chissà cosa ci sarà dietro, e quell'albero che sembra tanto solitario ma... Insomma, ci vuole ben poco a perdersi, che poi è un piacere ritrovarsi. Nel centro di Genova è un'attimo, mi fosse successo una volta e via... che poi dietro ogni angolo c'è qualcosa da scoprire. E anche verso l'alto. Tra nn molto verso Sampierdarena suoneranno i Nanowar Of Steel, de Roma. Quest'anno non credo di averli ancora visti dal vivo, e potrebbe esser l'occasione per coniugare due aspetti che mi interessano. Invece che perdermi in centro stavo pensando nel caso di allungare un po' la camminata sulle mura e da più parti ho visto consigliato il percorso delle mura/forti. La parte più a ridosso della città, quella delle "mura nuove" la ho percorsa più volte, ma in questo caso la si potrebbe percorr

Per un attimo

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Volevo mettermi a scrivere di musica, video, canzoni e musicisti, anche ballo, concerti e quantaltro ma... in realtà starei ascoltando. Le Mandolin Sister. Bucate dal vivo, una volta quest'anno a Genova, son venuto a sapere tardi che suonavano, ed un'altra volta a Milano, dietro a casa mia. Perse due volte ma di tanto in tanto mi tornano alla mente e mi ipnotizzano, sia a vederle che ad ascoltarle. Quindi credo sia il caso di continuare ad ascoltarle.

Coconino

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Rovistando tra le immagini e ritrovarne una che pareva dimenticata ma che guarda caso era lì e non aspettava altro che esser ritrovata, dice quando meno te la aspetti, e invece no, se proprio la volevi dimenticare la avresti spostata nel cestino, poi lo avresti svuotato, sovrascritto quel cluster ed infine magari preso un cacciavite, aperto il computer, individuato quella parte in cui vengono scritti i dati, compresi quelli che hai sovrascritto, la avresti strappata con forza dal resto rovinando così del tutto il computer ma chissenefrega pensi, giusto il tempo di estrarre quel martello che da anni aspettava nell'angolo il momento della sua riscossa e badabem badabam in mille e mille pezzettini poi prontamente raccolti, inseriti in un sacchetto nero che verrà bruciato in una colonna nera di fumo tossico che ti rovina indelebilmente i polmoni ma che in compenso lascia comunque un residuo di poltiglia che a sua volta sarà raccolto in un altro sacchetto di plastica nera ma più piccolo

Poi

Poi l'altro giorno scrivevo di come camminare su di un sentiero ma ascoltare i suoni e quant'altro e alla fine mi stavo per incartare su di Genova. Ora quel sentiero non so se lo ho finito di percorrere, credo di essere ancora lì, e tantomeno credo di esser arrivavo a Zena. E' molto tempo che non ci passo, in realtà solo qualche mese, ma ormai a Settembre iniziato il fatto che anche quaest'anno non ci sia stato il "Genova Urla", di solito ad inizio agosto, fa sentire qualcosa che manca. Casualmente negli ultimi giorni ho indossatto la maglia dell'edizione del 2013, la prima, l'unica cui non sono stato. Ma il disegno mi piaceva, Giant's Lab, e tant'è. E' stato poi dal 2014, l'anno dei Belzebong headline, che ho iniziato a partecipare (e anche a procurarmi magliette a tema musicale, cosa che da ragazzo evitavo in quanto la musica all'epoca andava ascoltata e basta, e non indossata). Da quell'estate ad agosto è stato un appuntamen

Di nuovo

Di nuovo qui. Di passaggio. C'è chi prima di andare a dormire legge e chi scrive, due aspetti della stessa medaglia. Chi legge in teoria non dovrebbe aver nessun motivo specifico per leggere, se non il legger stesso. Lo stesso per chi scrive, semplicemente lo scrivere in se. Che poi un domani magari si leggerà anche. Magari a scrivere qui, in pubblico magari passa anche qualcuno che si sofferma e poi legge. Ovviamente considerato il luogo è sottointeso che si voglia avere anche questa possibilità, ma la primaria rimane comunque lo scrivere in se. Principalmente scrivere per chi scrive. Senza un motivo preciso. Anzi. Più precisamente senza un tema. Tema libero. Una sorta di flusso di coscienza. Al più un solliloquio. Un parlarsi senza necessariamente emettere suoni articolati, un ascoltare con i padiglioni auricolari rilassati, che tanto oltre ad un ticchettio non hanno da sentire nulla, da intendere ancora meno. E la bocca chiusa, le labbra semplicemente accostate a riposo pure lor

Un passo alla volta

Camminando lungo un sentiero che potrebbe esser di montagna ma anche di mare, forse una scogliera con da un lato, facciamo il destro, i monti che si inerpicano e dall'allaltra la scogliera con i flutti del mare che scagliano lungo la costa a scolpirla nel tempo. Il sentiero non è molto impervio, stretto sì, ma non è in salita. Qualche leggera curva, lievemente scavato come se vi fossero passate tante persone, ma non in quel momento in cui nessuno sembra esservi ne davanti ne dietro. In solitaria si potrebbe dire. Talmente in solitaria che le gambe vanno avanti da sole senza bisogno di guardare dove i piedi devono mettersi, lo sanno da soli, le gambe vanno da sole. Il paesaggio è bello ovviamente, ma gli occhi non hanno bisogno di guardare, hanno ciò che gli basta, i colori brillanti e perfettamente fusi tra loro. Un passo dopo l'altro e il respiro prende il sopravvento, aria pulita che ripulisce l'interno facendo sentire più a proprio agio anche l'esterno. Il cervello p