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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

[Album Cover] by Rully Shabara

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Zoo

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Zoo, non prettamente come luogo ove si rinchiudono animali di varie specie per metterli in mostra ad altre bestie. Zoo - Samasthamarta Album Cover: Rully Shabara Mi son lasciato andare ad un momento di amarcord e sono andato a riaprire un "vecchio" blog che tenevo e a spulciarne più che i contenuti, doman l'altro sarei ancora lì con gli occhi prosciugati ed un pajo di tir di flebo consumate, i link. Diversi erano i blog, e come prevedibile molti hanno avuto la loro storia, altri dei siti, sopratutto in campo musicale considerato che era uno dei temi principe del mio scrivere. Preferibilmente dovevano avere altre due caratteristiche: pubblicare/distribuire con licenza creative common, o quantomeno dare la possibilità d'ascolto, e soddisfare la curiosità di entrare in contatto con mondi musicali allora sconosciuti. Fu così che scoprii la Totokoko Label , etichetta giapponese che propone musica e grafica dai toni delicati (al momento l'ultima uscita risale a

Zena

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Uno schiacciasassi in quel di Zena Titolo stringato per una città da scoprire: Zena, in italiano Genova. Non so ben dire quando mi ci sia avvicinato, o perché, o percome. Ai tempi delle superiori la scuola era a Viareggio, ma mi capitava frequentemente di andare e tornare nelle mia città natia, Milano. Non c'erano molte scelte a livello ferroviario, una era passando dalla Firenze capoluogo, ma si rischiava di allungare i tempi e sicuramente lievitavano i costi. Questa linea la utilizzai una volta sola, in partenza dalla toscana: causa vistita militare nella caserma di Firenze. Come regalo di compleanno mi arruolarono di primo grado. A Santa Maria Novella, un po' stremato dalla seconda "due giorni", recuperai il bagaglio al deposito della stazione e mi diressi verso Milano Centrale. La tratta diretta da Viareggio a Milano tramite Aulla e la Lunigiana sarebbe la più veloce, meno cara e comoda in quanto non prevede cambi, ma purtroppo effettua poche corse al dì, trop

Putrefurnaced Guerrilla

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by Putrefurnaced Guerrilla Cercavo informazioni su di un luogo dove avevo assistito ad un concerto in quel di Atene, si chiamava K94, e a giudicare da ciò che sono riuscito a reperire in rete si chiama sempre così: esiste ancora, fatto non scontato per un luogo nascosto dietro una porta che sembra di servizio, senza nessuna insegna, in fondo ad una scalinata, in uno scantinato, con un palco poligonale con tanto di spunzone da un lato, colonna tra palco e pubblico, ed il gruppo headline della serata un duo black metal sloveno ( Snøgg ). Insomma la notizia mi ha fatto piacere. Come lo ho saputo? In realtà cercando su facebook ho trovato la pagina del luogo suddetto, e al suo interno trovai una bella locandi di Mike, in arte Putrefurnaced Guerrilla . Blog semplice, ciò che ci vuole per meglio far balzare all'occhio i suoi lavori. Incentrati molto sul campo musicale, copertine e locandine, toni scuri, graffiante e patinato assieme, mi colpisce. Nel sceglie un'immagine so

Sci Hub

L'altro giorno un collega mi chiedeva consigli su come reperire un testo scientifico e al di là di eventuali torrent o ricerche generiche tramite motori di ricerca mi mancava un nome, proprio non mi veniva in mente... a scoppio ritardato eccolo: Sci Hub . Una breve ricerca nella rete e ci si può fare un'idea della situazione, da un lato semplice, dall'altro sicuramente ingarbugliata. Semplificando il sito messo in linea da Alexandra Elbakyan è un grande archivio di testi scientifici, scaricabili. Ovviamente gratuitamente, ovviamente violando i copyright relativi, da cui discendono gravi controversie. Nel momento in cui scrivo il sito clearnet https://sci-hub.tw/ non risulta raggiungibile (non ho fatto cambiamenti nella connessione, chissà...), per non saper né leggere né scrivere controllerò quello che viene dato come indirizzo darkweb scihub22266oqcxt.onion . Sinceramente credo che il sapere debba esser condiviso e non esser fonte di lucro per qualcuno.

Siccin, 2, 3 e 4

Negli ultimi tempi dopo eoni su eoni sono riuscito a vedere ben tre film completi e di fila di cui due in altrettante sere consecutive, quasi un record considerato che negli ultimi mesi era ormai un miracolo se riuscivo a vederne uno solo in maniera completa ma spalmato su più serate. I due "consecutivi" sono Siccin 2 e 3, facenti parte di una serie di quattro titoli di cui al momento il primo e l'ultimo ho ancora da vedere. Mai sentito parlarne prima e ben pochi articoli in rete. Turchi. Sì, horror turco. Perfetto, il genere era quello che cercavo; da quel paese credo di non aver mai visto un film in precedenza, quindi la regia ed il taglio per me nuovi costituiscono un fattore di curiosità; il quasi silenzio che li attornia mi aiuta ad approcciarmici con una mente più libera. Spiriti, dramma, fotografia che mi colpisce, contrasti tra nuova e vecchia generazione, credenze popolari che si tramandano, ambientazione coranica, belli gli arredamenti delle case della prima gen

Re Start

Si comincia. Dall'inizio, dalla fine o dal mezzo. Intanto si inizia, ché se si vuole arrivare la prima cosa da fare è partire. Poi, se del caso, si pensa a dove arrivare. Un buon inizio è il caos, non pretendere di mettervi ordine da subito e neanche mettersi ad osservarlo. Il solo guardarlo implicherebbe un metodo, delle scelte, nella maniera in cui lo si osserva, e di conseguenza si condiziona il risultato di ciò che vediamo. L'osservazione condiziona. Non che sia sbagliato in sé, se fatta con consapevolezza ed obiettivi può esser la strada corretta, come in una ricerca scientifica: su delle basi formo delle ipotesi e tramite l'osservazione di determinati eventi ne cerco conferma. Ovviamente si escluderebbero una buona parte di elementi non utili alla stessa. Appunto. Non è questo il caso. Ora mi interessa il caos di cui sopra. Senza in questo loco dovervi mettere un ordine assoluto. Anzi. Immergersi. E di volta in volta far emergere ciò che deve. Esercitarmi a mante