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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Tempo che fu

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Pioggia, non mi avrai. Fuori di casa almeno. Anche se davanti ad un computer posso pur sempre immaginare di fare un viaggio, alla ricerca di un tesoro, e qual posto potrà mai interessarmi se non Genova? Sicuro. Volendo vi possono essere anche altre mete. Rimanendo in Europa un luogo che mi piacerebbe visitare prima o poi sarebbe Tallinn, capitale dell'Estonia. Il centro storico se non sbaglio è in toto patrimonio dell'Unesco, e già questo potrebbe esser un valido motivo per visitarla. E' anche un paese sì europeo, ma da certi punti di vista non solo di confine verso l'est ma addirittura un'isola a parte: l'estono è una lingua fondamentalmente isolata, è la sorella della finlandese, con la quale condivide il ceppo ungro finnico di cui sono le uniche due rappresentanti. Il solo fatto di immergermi in una lingua completamente diversa mi attira e tende a soddisfare il mio bisogno di prendermi di sorpresa. I costi dovrebbero anche essere accettabili, quindi... Oltre

Un cinema, una trattoria ed un garofano

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Che cosa potrà mai unire un cinema, una trattoria ed un garofano? Che domande, Genova! Una targa all'interno di un ristorante che recita: La Sera del 14 Agosto 1892/ I Delegati di 150 Associazioni Operaie/ del Mutuo Soccorso e Sociali/ Lasciata Sala Sivori/ si Riunirono in Questa Trattoria/ e qui Decisero di Indire il Giorno Dopo/ 15 Agosto 1892/ nella Sala dei Carabinieri Genovesi in Via della Pace/ il Congresso di Fondazione / del Partito dei Lavoratori Italiani/ Partito Socialista Italiano/ 14 Agosto 1892. 14 Agosto 1892". Il ristorante esiste attualmente e risponde al nome "Sapori di Genova", ma in precedenza si chiamava, guardacaso, "Garofano Rosso": i simbolo del citato Partito Socialista. La stessa Sala Sivori, esiste attualmente. Nata come sala concerti ne 1869, e, come si evince dalla stessa targa, utilizzata anche come sala incontri diventerà nell'utimo decennio dello stesso secolo un cinema. Attualmente vivo ed accreditato come sala

I Suoi Segreti

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Rimanere troppo tempo senza parlare di Zena, mi fa strano. O meglio, anche senza volere basta poco che mi imbatta in qualcosa che la riguarda. In questo caso sono capitato nuovamente sul blog " I Segreti dei Vicoli di Genova ", un sito personale ma con molti spunti. Alcuni suggerimenti non sono neanche tanto velati, un po' come quando a parole si afferma di non dare indicazioni ed effettivamente a voce non se ne danno ma la mano e l'indice danno al contrario dicono effettivamente dove andare. Ecco, tra i tanti suggerimenti si trova anche di questo. Alcuni luoghi sembrerero difficilmente accessibili, altri sicuramente vietati, ma già sapere che esistano chissà che un domani non si possa cercar di rischiare... i punti di partenza vi sono. Al di là della fantasia, tanto per citare un esempio tra i vari argomenti trattati, sono elencati ben trentotto campanili, con tanto di foto, alcune delle quali dall'interno. Già questo elenco diventa un'ottimo punto di part
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by Grandville Ecco, mi ci vuole poco per stimolare curiosità. Mi è bastato un non so quale link da facebook o da instagram (sì, anche lì si possono trovare molti spunti, se avete contatti che mettono solo selfie fatevi una domanda), che sono partito. No, appunto, era twitter. O meglio, non proprio twitter in se, bensì l'account relativo a Public Domain Review, sito che caldeggio vivamente ( qui ). Nello specifico il tweet segnala un articolo dal titolo " Cat Pianos, Sound-Houses, and Other Imaginary Musical Instruments ". Di corsa sono andato a leggere. A riga due mi sono già perso: un link bello in evidenza che porta al Museum of Imaginary Musical Instruments ... Apriti cielo! Di corsa a vedere che roba è. Da passarci le ore. Strumenti immaginari dei tempi che furono; disegni dell'epoca che fu, e tanti; riferimenti ove possibile con ovvi link che portano a lasciare la strada maestra; si trovano anche tracce audio e almeno un video con Terry Gilliam tratto da un

La Zena del 1846

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Gira che ti rigira non potevo che imbattermi in un libro datato 1846 dal titolo: "Manuale del forestiere per la città di Genova". Un gioiello storico con una breve storia e poi elencate chiese, palazzi, oratori, industrie financo trattorie e bagni pubblici e altro ancora con tanto di indirizzi. Come non utilizzarla come guida d'epoca? Come non immergesi totalmente in una Genova di quasi due secoli fa? Una lunga lettura, circa 400 pagine, ma dagli indirizzi indicati potrebbe uscire un buon percorso ed una maniera originale di visitare Zena. Sì, di scuse per tornare in loco ne cerco a josa ovviamente, intanto il libro si può leggere e scaricare a questo indirizzo QUI Zena nel 1846 ps: si consiglia di osservare anche la lista dei caricamenti dell'uploader Cavagna Sangiuliani di Gualdana

C'era una volta Zena

Da poco scoperto un blog ospitato proprio qui sulla piattaforma Blogger: C'era una volta Genova. Un'ottimo blog sulla città che partendo da immagini e cartoline la descrive offrendo tanti spunti sulla stessa. Utilissimo punto di partenza e arrivo se si ha curiosità al riguardo Indirizzo blog: C'era una volta Genova Pagina Facebook