Anche

ora è notte, e mi son deciso a scrivere.
Un momento di calma e silenzio. Silenzio che in questo periodo dovrebbe, o meglio è, predominante in una città come questa. Non c'è il traffico e solo questo crea, o riporta il silenzio. Anche obbligatoriamente meno gente in giro. Meno vociare, quindi ulteriore silenzio. Noto solo ora come in questi giorni si erano sentiti più uccellini. Quasi che non ci fossero mai stati. Forse in primavera son sempre passati, ma mai come in questa situazione li avevo notati. E solo ora, appunto, noto come oggi non li abbia sentiti, e forse neanche i giorni precedenti. E' anche salita la temperatura, forse ormai si sono trasferiti. Lasciando ulteriore silenzio. Un silenzio talmente assordante che ormai il minimo rumore da fastidio. Quei rumori che di solito rimangono nascosti ma che ora riemergono. Sopratutto quelli umani, quelli inutili. Un bambino che gioca è un bambino, se non fa un po' di baccano lui chi deve farlo? Non di certo una persona adulta che si mette a giocare con un tamburello. O una persona che in piena notte, in pieno silenzio, lascia le suonerie delle chat aperte. Molta pazienza, e tanta voglia di partire. A manetta. Ritrovarsi in un luogo dove non vi siano testedicazzo, tipo quello che ora se ne sta al telefono per strada senza capire che il suono rimbomba e non ce ne frega esattamente nulla delle sue chiamate in piena notte. Ma a lui che cazzo gliene frega? Ormai non si possono più sopportare queste situazioni. Questo totale menefreghismo. La singola persona che parla al telefono per tre minuti fregandosene degli altri la si può sopportare. Poi c'è quello del tamburello di giorno. Poi ci sono le chat notturne della vicina. Poi ci sono quelli del piano di sopra che si urlano dietro su che pentola usare per la pasta. Poi ci sono quelli del piano di sotto che idem non sanno cosa fare e si urlano dietro. Poi ci sono gli scleri della sudamericana, suppongo, sempre del piano di sopra. Poi... non è normale dover sopportare tutto ciò ogni cazzo di giono. Ancor più non è normale dover sopportare il menefreghismo egoistico dilagante in città come queste in cui conta solo il produrre, senza neanche saper neanche dove si vive e sbattendosene totalmente di chi ci circonda... Se la zona è fatta così l'unica cosa da fare è non sbatterci la testa e muoversi.

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