Anche

per Jin era cominciato un'anno nuovo. Almeno, non che lui ne sapesse qualcosa in particolare, anzi, diciamo che era stato completamente preso alla sprovvista. In effetti, nonostante la tarda ora, aveva notato diversa gente in giro, stranamente letteralmente in giro, camminava, e non sembrava perlopiù intenzionata come al soltito ad uscire da un posto per frettolosamente chiudersi in un altro. Non aveva capito perché solitamente tutti solitamente si muovessero così di fretta. Un treno da prendere? Un treno da perdere? Non so. Ogni tanto ci si arrovellava, ma non aveva neanche tanta voglia di perderci tempo dietro. Che corressero. Invece quella sera, fredda e pure infrasettimanale, decise di seguirne qualcuno a caso. In realtà molti andavano nella stessa direzione, come se vi fosse qualcosa di preciso cui andare. E sopratutto erano diverse persone nella stessa direzione. Non come al solito che si arzigogolavano, attorcigliavano, che ci mancava solo che fossero nate con un organo dalla funzione di clackson che lo avrebbero subito usato. Quella sera pochi clackson. Dopo un po' le persone erano aumentate, diverse si erano messe addirittura in coda appresso delle transenne. Si facevano controllare e poi le superavano. Da dietro la folla si sentiva della musica. Era incuriosito, ma l'ammasso di persone era eccessivo e decise di aggirarlo. Anche nelle vie laterali c'era molta gente, non quanto un sabato pomeriggio, ma tanta. Seguendo la direttiva principale arrivò in un'altra piazza, senza transenne e molte persone. Stavano. Semplivemente stavano. Erano diverse ma abbastanza rade da poter respirare. E allora provò a stare anche lui. Di lì a poco capì perché quel luogo si chiamava piazza del cannone. Di punto in bianco una serie di esplosioni che da lì partivano. E luci. E botti. Non c'era nessun particolar obiettivo da colpire. Si festeggiava. Ora non gli rimaneva da capire che cosa. Ma di tempo ne aveva.

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